Archivi del giorno: 1 febbraio 2012

Ordini. Per cosa sono sanzionalbili medici e farmacisti

 

Pubblicato il resoconto 2010 della Giurisprudenza della commissione centrale per gli esercenti le professioni sanitarie. Un elenco di mancanze che sfociano in sanzioni di carattere disciplinare a carico di medici e farmacisti e personale sanitario. 

01 FEB – Anche quest’anno la Commissione centrale per gli esercenti le professioni sanitarie ha pubblicato l’elenco della Giurisprudenza della commissione centrale per gli esercenti le professioni sanitarie. L’organismo è un organo di giurisdizione speciale, istituito presso il Ministero della Salute ed è preposto all’esame dei ricorsi presentati dai professionisti sanitari contro i provvedimenti dei rispettivi Ordini e Collegi professionali in determinate materie (tenuta degli albi professionali, irrogazione di sanzioni disciplinari), nonché sulla regolarità delle operazioni elettorali per il rinnovo degli organi direttivi; inoltre, esercita il potere disciplinare nei confronti dei propri componenti appartenenti alle professioni sanitarie e dei componenti i Comitati centrali delle Federazioni nazionali.

Il documento è costruito in base ai ricorsi presentati da medici, farmacisti e altri professionisti sanitari contro i provvedimenti di Ordini e Collegi in determinate materie. E così si viene a sapere che c’è la mancanza in capo al Ssn, nel privato ma anche nel settore delle farmacie.
Per cui è legittima la sanzione al medico che ha mancato di effettuare, mentre era in turno di guardia medica, una visita domiciliare su un piccolo paziente, richiesta dai genitori perchè ha violato i principi deontologici.
C’è poi chi fa una scorretta gestione dei medicinali in danno del Ssn  violando gli artt. 13 e 68 del Codice di deontologia medica causando un ingente danno di carattere economico.

Ma le mancanze disciplinari sono anche nel privato. Quando si getta discredito sulla categoria professionale rendendo pubblica una controversia o rilasciando alla stampa dichiarazioni lesive di colleghi. C’è chi svolge esercizio abusivo della professione e chi non rispetta l’obbligo di consegna della ricetta da parte del medico direttamente al paziente.

Ancora è sanzionabile il medico che contravvenendo all’obbligo di segretezza professionale divulghi lo stato di salute dei propri pazienti. E per quanto riguarda la concorrenza c’è un paragrafo riferito alle prestazioni rese a prezzi inferiori che non va automaticamente ricollegata alla fattispecie di illecito disciplinare. Perchè altrimenti si rischierebbe di reintrodurre artificiosamente le tariffe minime eliminate per legge. Infine il medico in caso di una visita inferiore ai sette minuti è sanzionabile per superficialità

C’è poi anche il capitolo dedicato alle farmacie. E così l’inosservanza dei turni di apertura, chiusura e riposo dell’esercizio commerciale rappresenta una vera e propria azione di concorrenza sleale e quindi è sanzionabile anche sa un punto di vista deontologico. Un illecito è anche la cessione tramite internet o altre piattaforme di medicinali con o senza prescrizione. Attenzione a vendere i farmaci senza camice.

http://www.quotidianosanita.it/lavoro-e-professioni/articolo.php?articolo_id=7244

 

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La Svezia cerca medici italiani Pavia apre il bando per 135 posti

PAVIA – La Svezia ha bisogno di 135 medici italiani per le proprie strutture e Pavia si propone come centro di reclutamento internazionale. Ancora una volta dalla Scandinavia si scende fino in riva al Ticino per trovare camici bianchi pronti a trasferirsi all’ estero. Due anni fa toccò alla Danimarca, oggi alla Svezia. Sono 135 i medici di cui hanno bisogno alcune strutture ospedaliere scandinave che offrono contratti da 40 ore settimanali ed uno stipendio che oscilla dai 30 ai 60 mila euro annui. Un’ opportunità di lavoro interessante soprattutto per chi è disposto a trasferirsi all’ estero per un’ esperienza lavorativa che ne possa arricchire la propria preparazione. La figure richieste spaziano tra diverse specializzazioni: dai medici di famiglia ai dermatologi, chirurghi, psichiatri, radiologi e geriatri. Non è una novità per la Svezia il cercare medici all’ estero: è attivo dal 1998 un progetto di reclutamento in tutta Europa per la carenza di offerta dal mercato locale. I 135 camici bianchi selezionati in quest’ occasione verranno inseriti nelle strutture ospedaliere del County council of Varmland, NU-Hospital Group e Skaraborg Hospital. A fare da collegamento con l’ Eures (European Employment Services) svedese è quello di Pavia, che ha sede presso la Provincia. «Le azioni messe in campo a livello europeo per creare posti di lavoro diventano occasioni uniche in un momento di crisi economica internazionale come quello che stiamo vivendo – commenta il presidente della Provincia di Pavia Daniele Bosone – Un’ esperienza all’ estero si trasforma quasi sempre in una crescita sia professionale che umana e porta ad acquisire competenze apprezzate nel mondo del lavoro». Come era già accaduto in passato, i medici chiamati a lavorare negli ospedali della Scandinavia nei primi mesi di soggiorno potranno anche seguire dei corsi di lingua svedese per migliorare la propria integrazione. A sponsorizzare il reclutamento è la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’ Università degli Studi di Pavia come parte del programma internazionale. Enrico Venni RIPRODUZIONE RISERVATA **** La proceduraMedici italiani in Svezia: gli interessati dovranno far pervenire il loro curriculum vitae in lingua inglese all’ indirizzo mail health@arbetsformedlingen.se e in copia all’ Eures Pavia (eures@provincia.pv.it). A marzo i primi colloqui di selezione

Venni Enrico

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